Ecco le parole con cui Camillo Nola, Presidente di Confcooperative Calabria, descrive la situazione dei fondi europei per l’agricoltura, e non solo.
“Se guardiamo i dati consuntivi del PSR, la Calabria ha fatto il suo compitino ordinario, soprattutto, in relazione agli obiettivi che la burocrazia UE ci impone, cioè spendere in tempo indipendentemente da come spendiamo.
Non siamo affatto contenti della qualità della spesa, che risulta assai scadente, mentre i nostri obiettivi non sono stati centrati, cioè non siamo stati in grado di contribuire fattivamente alla riduzione della disoccupazione, e alla ricostruzione strutturale economica di questa Regione.
Noi Cooperatori non ci accontentiamo di fare i compitini che la commissione UE ci chiede, vogliamo che l’agricoltura rappresenti la svolta per il rilancio di tutte le attività produttive della Calabria.
Poi, lo dico con chiarezza, siamo arrabbiati, perché mentre le imprese serie in questi giorni fanno la fila in Ragioneria per incassare i crediti, ci scordiamo di avere in Bilancio 254 MLN di euro bloccati dal 2011 e nessuno, finora, se ne è preoccupato, oppure non compriamo spazi finanziari, per rimediare ai vincoli del Patto di stabilità, come fanno altre regioni.
Se non affrontiamo la cruda realtà, cioè che in Regione da sempre si sopravvive grazie ai servizi pubblici, mentre il privato agroalimentare e manifatturiero rappresenta poco o nulla, soprattutto, in confronto al resto del Paese, continueremo a restare al di fuori dalla realtà.
Visto che i trasferimenti pubblici sono al termine, non possiamo accontentarci di una gestione ordinaria, per risolvere i problemi veri, abbiamo bisogno di una buona dose di ambizione e, soprattutto, una forte volontà politica che nelle ultime tre giunte regionali non ho mai visto.
Se cerchiamo di galleggiare senza saper nuotare, prima o dopo affogheremo, di certo. Dobbiamo imparare a nuotare in questo mare nuovo, anche se sarà una cosa lunga e faticosa, che richiede sacrificio e costanza.“
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